“La Regione Toscana ha approvato un provvedimento di grande importanza, un vero e proprio atto di civiltà. Un risultato che assume un valore ancora più significativo se consideriamo che proprio la Toscana è stata la prima realtà in Italia ad abolire la pena di morte. Ancora una volta, la nostra regione si dimostra all'avanguardia, un motivo di orgoglio ma anche di grande responsabilità. Abbiamo affrontato questo tema delicato con serietà e rispetto, evitando schermaglie politiche e strumentalizzazioni. La discussione si è svolta nel merito, mettendo al centro la coscienza individuale, senza pressioni sui consiglieri e sulle consigliere regionali. È stato un confronto aperto e costruttivo, nel quale si è dialogato con tutti, anche con chi aveva posizioni differenti. Un confronto importante è stato portato avanti anche con il mondo cattolico, che in parte aveva una visione diversa rispetto al provvedimento. Tuttavia, l’obiettivo è sempre stato chiaro: colmare una lacuna che spetterebbe allo Stato e al legislatore nazionale. Il percorso seguito ha avuto un approccio esclusivamente procedimentale, senza incidere sui diritti perché conseguente alla decisione della corte costituzionale, ma mirando a uniformare le procedure e garantire un comportamento omogeneo delle ASL in tutta la regione. Riconoscere un diritto a tutte e tutti è un dovere. Per questo, da toscano, posso dire con orgoglio che la Toscana si conferma ancora una volta terra di diritti, al di sopra di ogni strumentalizzazione”. Così in aula alla Camera, il deputato democratico, segretario regionale del Pd della toscana, Emiliano Fossi.