• 01/09/2024

“È vero che il gabinetto del ministro della Cultura ha condiviso informazioni riservate relative all’organizzazione del prossimo G7 cultura con persone esterne all’amministrazione?” Lo chiede la capogruppo democratica nella commissione e cultura della Camera, Irene Manzi, dopo la pubblicazione sugli organi di stampa della notizia dell’inserimento della nuova consigliera del ministro, mai formalizzata dagli uffici del Mic, negli scambi mail sulle questioni organizzative e di sicurezza dei ministri e delle delegazioni che parteciperanno al prossimo G7 cultura che si terrà a Pompei. “Se la notizia fosse confermata - e inseriremo anche questo aspetto nella nostra interrogazione parlamentare sul caso - saremmo davanti a una grave falla del sistema di sicurezza di un importante appuntamento internazionale. Peraltro - aggiunge Manzi - l’accesso a quelle informazioni, che il Mic attraverso il suo capo di gabinetto e il consigliere diplomatico è tenuto a condividere con il cerimoniale di stato e con le forze di polizia, potrebbero determinare anche vantaggi per soggetti soggetti senza alcun vincolo di riservatezza con lo stato italiano. Perché Sangiuliano ancora non chiarisce i contorni di questa opaca vicenda? Non può farlo? Per qualche ragione un ministro della repubblica italiana si trova sotto ricatto?” ribadisce la democratica.