“Il sottosegretario Crimi evidentemente non sa di cosa parla, ma non è una novità. È il sottosegretario sbagliato nella poltrona sbagliata”.
- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, dopo l’audizione di Vito Crimi in Commissione Cultura alla Camera -
“Dice che i giornalisti non sono garanzia contro le fake news. Ma essere giornalisti vuol dire rispondere direttamente ai cittadini - che siano lettori, ascoltatori o telespettatori - e al dettato costituzionale. I giornalisti hanno il dovere di garantire un’informazione corretta e ci mettono la faccia. Non è così per gli account social - spiega - dove l’identità è spesso celata o addirittura inventata e dove non c’è l’obbligo di rispondere ad alcun codice deontologico o alla correttezza dell’informazione. Ma a questo Crimi non è interessato. Le sue affermazioni fanno trasparire il desiderio di un far west dell’informazione, in modo che tutti i gatti siano grigi e non si distingua più tra realtà e fantasia”.
“E se è vero che le fake news si contrastano con la cultura e l’educazione, non sarà screditando i giornalisti e la loro funzione che ci sarà un miglioramento dell’informazione e della consapevolezza nei cittadini e nelle cittadine. I processi riformatori - conclude Rotta - sono importanti per migliorare l’informazione, quelli demolitori per creare il caos”.