Deputate Pd: governo si affianchi a Ucraina e Cpi per indagini su stupri
“Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza sessuale nei conflitti armati. E’ storia antica che si ripete; nei conflitti anche il corpo delle donne diventa campo di battaglia, lo stupro di massa è arma di guerra, strumento di terrore verso la popolazione occupata.
Le donne pagano così un prezzo altissimo, sistematicamente sottoposte a violenze e abusi sessuali. Secondo l’Unhcr, una donna rifugiata o sfollata interna su cinque è oggetto di violenza sessuale. Succede nel mondo, succede in Europa, avviene in Ucraina, come in tanto altri luoghi.
Come democratiche, pensando all’aggressione della Russia in corso contro l’Ucraina, abbiamo depositato una Risoluzione che impegna il Governo a promuovere l’inclusione delle donne nei processi di pace, a favorire negoziati in cu i gli aspetti legati alla parità di genere siano debitamente considerati in tutte le fasi dei processi, a implementare la Risoluzione 1325/ 2000 su «Donne, Pace e Sicurezza», del Consiglio di Sicurezza ONU. Chiediamo anche che il governo si impegni a affiancare le autorità ucraine e la corte penale internazionale nelle indagini sugli stupri contro le donne ucraine e a favorire l’accoglienza dei profughi ucraini in Italia tenendo conto delle specifiche esigenze di donne e bambini. Un impegno che sempre più deve essere tratto essenziale dell’azione diplomatica italiana in Europa e nel mondo. Così le prime firmatarie della risoluzione Cecilia D’Elia, Debora Serracchiani, Lia Quartapelle, Marina Berlinghieri. L’atto parlamentare è stato sottoscritto da tutte le deputate democratiche.