“Do una valutazione nel complesso positiva dell’esperienza del governo Conte bis e credo anche che in materia di Giustizia si siano compiute delle scelte importanti che mi auguro vengano portate a realizzazione. Da questo punto di vista ho molto apprezzato la relazione della ministra Cartabia alla commissione Giustizia della Camera, nel corso della quale ha valorizzato le scelte che sono state compiute dal precedente governo e si è impegnata a proseguire su quella strada. Non penso solo ai disegni di legge in discussione alla Camera e al Senato per la riforma del processo Civile e Penale e per la riforma del Csm, ma penso ad alcuni provvedimenti che sono stati assunti per fronteggiare l’emergenza sanitaria, mi riferisco sia al processo di digitalizzazione realizzato in sei mesi e alle misure adottate per evitare il sovraffollamento delle strutture penitenziarie che vorrei che diventassero strutturali, anche perché è dimostrato che quando sono presenti queste misure si verifica un drastico calo delle recidive”. Lo ha detto a Radio Immagina il deputato dem Andrea Giorgis, sottosegretario alla Giustizia del governo Conte 2 e membro della commissione Giustizia della Camera.
“Intorno a Marta Cartabia - prosegue il deputato Pd - si è creato clima favorevole per le riforme. Mi auguro che tutte le forze politiche, a partire da quelle che in passato hanno cavalcato, senza nessuna remora, le paure dei cittadini, abbiano in questa nuova esperienza di governo atteggiamenti più ragionevoli. Se si abbandona la retorica del buttare via la chiave, il beneficio per il Paese sarà enorme. Tutte le forze politiche dovrebbero praticare una ‘pedagogia civile’ partendo da un’offerta politica razionale con interventi tesi a risolvere i problemi e non ad amplificarli ai fini del consenso”.
“Penso che Enrico Letta - conclude Giorgis - abbia centrato uno dei tanti problemi che ha la nostra democrazia quando parla di ‘transfughismo parlamentare’. Sono molto contento che il nuovo segretario del Partito Democratico abbia voluto dedicare, nella sua relazione, molto spazio al tema della democrazia. L’aspetto che ho più apprezzato è stato quello di voler mettere in relazione la crisi della nostra democrazia e gran parte delle democrazie europee, con la crisi economica e sociale che sta vivendo il nostro Paese, per cercare di intervenire su entrambi i fronti così da poter meglio affrontare la crisi economica. Grazie alle risorse del NextGeneretionEu potremmo avere un Paese più giusto, un Paese che cresce e produce ricchezza”.