“Andrea Orlando è stato nominato ministro non per ragioni correntizie interne al Pd, ma nel rispetto dell'art. 92 della Costituzione. La sua presenza al governo, come ha giustamente detto Zingaretti, può solo aiutare il Partito Democratico. Anche per questa ragione, la richiesta, avanzata da alcuni, di dimissioni di Orlando da vicesegretario del partito appare fuori luogo e funzionale solo al posizionamento interno. Sarebbe il caso di non scaricare le questioni interne al Pd sul governo Draghi. Avremo modo di ragionare del futuro del partito, ma adesso teniamo fuori dalle nostre discussioni il governo Draghi”.
Così il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Michele Bordo.