Allarma l’arroganza con cui il governo evita di affrontare i nodi della crisi italiana che si chiamano recessione, caduta della produzione industriale, crollo della fiducia delle famiglie, fuga degli investitori, aumento della disoccupazione e delle tasse. Accertato il fallimento della manovra economica, preparano misure manifestamente inadeguate, trucchi contabili e orchestrano il solito giochino mediatico per nascondere la verità, guadagnare tempo e rinviare l’inevitabile resa dei conti con la realtà all’indomani delle elezioni europee. Conte, Salvini e Di Maio dovrebbero avere il coraggio di riconoscere il fallimento, venire in Parlamento con proposte che, oltre a noi dell’opposizione, suggeriscono le associazioni datoriali e i sindacati, per rilanciare gli investimenti da loro colpevolmente compressi e adottare misure di incentivazione all’occupazione ed alla riduzione del costo del lavoro. Se non ci sarà un’azione rapida in questa direzione sarà chiaro che mentre provano a celare dietro numeri farlocchi e impegni irrealizzabili la crisi, si preparano a colpire le famiglie, le imprese, i lavoratori, i pensionati con una colossale stangata: naturalmente dopo le elezioni europee.
Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.