UE: De Luca, grazie al fondo Sure 27 mld per difendere e sostenere l’occupazione
“I dati diffusi oggi dall’Inps ci consegnano una fotografia allarmante sul mondo del lavoro. Dinnanzi al crollo dei contratti a termine, al -47% dei lavori fissi, al -83% delle assunzioni ad aprile 2020 rispetto allo scorso anno, si rende necessario e urgente un cambio di passo nelle politiche per l’occupazione. Non basta la pur necessaria proroga degli ammortizzatori sociali.
"I dati Istat di questa mattina sull'occupazione sono estremamente preoccupanti per la dinamica della ripresa, che ancora non si fa sentire. Un aumento di 900mila inattivi sono un esercito di persone che non sanno cosa fare, che aspettano perfino a ricercare un lavoro perché non hanno speranza di trovarlo, né fiducia nel futuro. In questa situazione, lasciare ancora la guida dell'Agenzia nazionale per le politiche attive nelle mani di Mimmo Parisi è irragionevole.
"I dati Istat di oggi ci raccontano di mezzo milione di vite sospese. 500mila inattivi in più sono un dato terrificante che ci obbliga a programmare una nuova stagione delle politiche del lavoro. Non ci possiamo più permettere che enti come Anpal, preposti alle politiche attive, siano impantanati in giochi di potere. C'è bisogno di scelte coraggiose contro la disoccupazione, investimenti e incentivi rivolti soprattutto ai giovani e alle donne come come sempre stanno pagando più di tutti questa crisi”.
Sono stato testimone del lavoro svolto per anni con tenacia e umiltà dall’amico prof @PCPadoan per dotare l’Europa di uno strumento contro la disoccupazione. Adesso è realtà. Alcuni seminano e altri raccolgono ma lavorare per una #UE più forte è lavorare per i cittadini #sure
Lo ha scritto su Twitter Graziano Delrio, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“La decisione della Whirlpool di vendere lo stabilimento di Napoli e, dunque, di non rispettare gli impegni presi lo scorso autunno dimostrano l’assoluta incapacità del governo nel gestire e monitorare le vertenze in corso. Si tratta dell’ennesimo caso di sottovalutazione e incapacità, dell’esecutivo Conte.
“Aumenta la disoccupazione, rallentano le spese e gli investimenti, sono questi gli effetti di quella che il governo spacciava come una rivoluzione”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando i dati diffusi dall’Istituto di Statistica
Allarma l’arroganza con cui il governo evita di affrontare i nodi della crisi italiana che si chiamano recessione, caduta della produzione industriale, crollo della fiducia delle famiglie, fuga degli investitori, aumento della disoccupazione e delle tasse. Accertato il fallimento della manovra economica, preparano misure manifestamente inadeguate, trucchi contabili e orchestrano il solito giochino mediatico per nascondere la verità, guadagnare tempo e rinviare l’inevitabile resa dei conti con la realtà all’indomani delle elezioni europee.
“I dati diffusi oggi dall’Inps sulla cassa integrazione e sulla disoccupazione ci consegnano una fotografia del Paese molto pesante. Stiamo parlando di oltre 200mila domande di disoccupazione a gennaio 2019 (+13,4% rispetto al gennaio 2018), che si aggiungono alle 127.162 giunte lo scorso dicembre. Si tratta del dato più alto registrato a gennaio negli ultimi quattro anni. A questo primo elemento di valutazione va sommata la richiesta a febbraio di circa 29 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento del 91,1% su gennaio e del 25,6% su febbraio 2018.
“L’aumento del 13,4% delle domande di disoccupazione a gennaio 2019 dovrebbe far suonare un campanello d’allarme nella testa di Luigi Di Maio: il suo decreto dignità sta peggiorando e non migliorando le condizioni dei lavoratori in questa congiuntura economica negativa. Decine di migliaia di persone vanno a casa perché nessuno fa più contratti oltre i 12 mesi, per paura di causali e costi aggiuntivi, e nessuno stabilizza perché agli incentivi under35, a 7 mesi di distanza, manca ancora un decreto attuativo.