Il mercato del lavoro italiano sta diventando sempre più instabile e povero, come indicato dai dati dell’Inps. A soffrire maggiormente durante la pandemia sono ancora i lavoratori autonomi e le partite iva, i dipendenti con contratti precari, soprattutto giovani, come certificano i trend degli ultimi anni – commenta la deputata del Partito Democratico Chiara Gribaudo -. Inoltre, la ripresa dell’occupazione, per ora, passa soprattutto da contratti a tempo determinato o parziale e questo fa temere che i salari non crescano nel medio periodo. Preoccupa anche la disparità di genere: gli uomini hanno lavorato in media 41,3 settimana con un reddito annuo di 24.702 euro, le donne 38,8 a fronte di 17.929 euro. Siamo intervenuti su parità salariale e ora dobbiamo monitorare gli effetti. Ma ora è necessario un confronto rapido e serrato con le parti sociali per recepire la direttiva sul salario minimo, in modo definire con quali strumenti sosteniamo la crescita dei salari. Solo così potremo ridare fiducia a lavoratrici e lavoratori, giovani in particolare, nel pianificare il loro futuro e costruirsi una famiglia.