• 20/04/2021

"Il video di Grillo di ieri è volgare e pericoloso. Ma lampante: rende evidente il più bieco sessismo e familismo che ancora infetta in larga parte questo paese. E’, inoltre, un video che manda un messaggio violento e sbagliato: la colpevolizzazione della vittima è frutto del più becero maschilismo e machismo. Si banalizza uno presunto stupro di gruppo, ci si scaglia ancora una volta contro la vittima, si dimostra (ma di questo ne avevamo il sospetto) di non capire nulla della dinamica della violenza di genere. Il giustizialista che ha contribuito in questi anni ad alimentare gogne pubbliche e processi sommari, diventa improvvisamente iper garantista quando si tratta del figlio. Anzi, addirittura si erge a giudice, stabilendo che era solo una ragazzata. Inaccettabile è la potenza mediatica del personaggio pubblico messa al servizio di una gogna per la reale vittima. A Grillo ricordiamo che per fortuna il codice rosso prevede che la denuncia di una violenza si possa presentare fino a 12 mesi dopo. Io voglio credere che non si sia reso conto del danno enorme che ha fatto alla società e anche al figlio che voleva difendere con questo video. Quanto a noi, non ci resta che prendere questa orribile vicenda per riflettere su quanti passi avanti deve fare ancora questo paese sulle questioni di genere".

Così in una nota il deputato del Pd Paolo Lattanzio, membro della commissione Cultura della Camera.