“E’ trascorso un anno da quando Toninelli è diventato Ministro alle Infrastrutture e in questi 12 mesi non è riuscito a trovare il tempo per fare nulla di concreto per Venezia”. Lo dichiara Nicola Pellicani, deputato del Partito democratico.
“Non ha nemmeno trovato il tempo – continua - per approfondire il lavoro già svolto dallo stesso ministero su iniziativa del governo precedente. Nel corso di quest'anno il ministro avrebbe potuto e dovuto affidare al Porto la realizzazione di un progetto concreto. Invece non ha fatto nulla. La nota di oggi del MIT, che nega l'esistenza di qualsiasi documentazione sulle Grandi Navi a Marghera, è davvero surreale. Una vera e propria bugia. Bene ha fatto Graziano Delrio a ribadire le decisioni assunte dall'ultimo Comitatone (7/11/2017), convocato dal governo di centrosinistra. In quell'occasione era stata individuata in modo democratico una soluzione basata su uno studio approfondito, promosso proprio da Delrio in veste di ministro alle Infrastrutture. Un'analisi frutto di studi compiuti da Capitaneria, Autorità portuale e dallo stesso ministero. Altro che due paginette come sostiene il Ministro Toninelli! Del resto basta andare a consultare il sito dell'Autorità portuale e dello stesso MIT. Una soluzione condivisa da tutti i partecipanti alla riunione, a partire da Comune e Regione. Chi è inadempiente è il MIT, che avrebbe dovuto dar corso a quella decisione, come risulta dal verbale, affidando all'Autorità portuale il compito di approfondire il progetto di trasferire le Grandi Navi a Marghera. In un anno c'è stato solo un grande silenzio da parte di Toninelli, fino all'incidente dello scorso 2 giugno. E da allora abbiamo sentito solo proposte irrealistiche e irrealizzabili, come il trasferimento delle navi a Chioggia, oppure al Lido davanti alla spiaggia di San Nicolò”.
“Il Ministro alla Confusione Toninelli, anziché sorvolare Venezia in elicottero, avrebbe dovuto incontrare la città, ma proprio in questa vicenda i grillini, che sostengono di ispirarsi al popolo per le loro decisioni, stanno dimostrando tutta la loro impostazione centralista. Vorrebbero imporre da Roma una decisione per le Grandi Navi sulla testa dei veneziani, suggellandola magari con un referendum sul web”, conclude.