“Di fronte al bollettino di guerra dei morti sul lavoro, Luigi Di Maio non riesce ad ammettere la vergogna e viene alla Camera per fare il suo solito show. È imbarazzante, non solo non si assume le proprie responsabilità, ma conferma il taglio dei risarcimenti ai lavoratori infortunati e il taglio dei fondi per la prevenzione, la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro. Di Maio continua a vantarsi di aver tagliato le tariffe Inail alle aziende, ma per farlo ha sacrificato i diritti di chi sul lavoro muore o rischia di rimanere invalido”.
Lo dichiara la vicecapogruppo del Pd, Chiara Gribaudo, dopo il question time di oggi alla Camera.
“Abbiamo chiesto al ministro - aggiunge la deputata Dem - di tornare indietro sulle norme approvate in legge di bilancio: sono stati tagliati 1,5 miliardi in tre anni ad Inail, e lui ci viene a parlare di piccoli fondi da 4 milioni. Hanno scavalcato il Parlamento per modificare gli articoli 10 e 11 del Testo Unico per la sicurezza sul lavoro, con l’effetto immediato di ridurre i risarcimenti alle vittime di incidenti sul lavoro. Non solo: è stata introdotta la possibilità per i giudici di abbassare le somme dovute dai datori, in base alla loro condotta, con una discrezionalità assoluta. Solo fra lunedì e martedì ci sono state quattro morti bianche, come fa a non ammettere l’errore? Hanno alzato le tasse e tolto gli incentivi al lavoro, così per accontentare le aziende hanno tagliato sulla sicurezza e sui risarcimenti. Dietro i proclami e le sceneggiate - conclude Chiara Gribaudo - Di Maio conferma di essere un Ministro contro il lavoro e contro i lavoratori”.