“Tra le conseguenze della pandemia dobbiamo annoverare una nuova emergenza: la povertà educativa digitale. Come ci ha detto nei giorni scorsi l'indagine ‘Riscriviamo il futuro’, realizzata da Save the Children in collaborazione con il Cremit, si tratta di una nuova povertà che si affianca a quella assoluta che nell'anno del Covid registra tra i minorenni il suo massimo storico degli ultimi 15 anni. Il 12,3% dei minori tra i 6 e i 17 anni non ha avuto a disposizione durante la pandemia né pc né tablet, strumenti indispensabili in DAD. In alcune regioni del Mezzogiorno la percentuale arriva al 19%. E non possiamo ignorare neanche l’allarme dell’Istat che ci dice che sono 1 milione e 346 mila i bambini e le bambine e gli adolescenti poveri in Italia, 209 mila in più rispetto all'anno precedente. E abbiamo constatato che, all'aumento della povertà economica, si aggiunge perdita in termini educativi. Durante tutto quest'anno abbiamo lavorato come gruppo parlamentare per arginare queste situazioni. Un impegno preso come prioritario anche dal segretario Enrico Letta. Ora è tempo di pensare a come immaginare misure concrete per restituire centralità ai diritti dei bambini e delle bambine e dei ragazzi e delle ragazze”.
Lo dichiara il deputato del Pd Paolo Lattanzio, coordinatore dell’Intergruppo Parlamentare Infanzia e Adolescenza.
“Domani, con Paolo Siani, con il quale coordiniamo l’Intergruppo Parlamentare Infanzia e Adolescenza, concluderemo il convegno ‘Infanzia ai margini. Diritto alla Salute e disuguaglianze’ (ore 17.30, Sala Conferenze del Partito Democratico), coordinato da Sandra Zampa, responsabile Salute del Pd e con la partecipazione del segretario. Come Partito Democratico – conclude Lattanzio - siamo fortemente convinti che solo intervenendo sull’infanzia possono migliorare le condizioni della società intera”