• 05/05/2023

“Rivolgiamo tre domande al governo: qual è il piano industriale che Ita ha condiviso con Lufthansa; quali garanzie sono state individuate per il mantenimento dei livelli occupazionali e la positiva risoluzione delle controversie dei lavoratori ex-Alitalia; quale sarà il valore economico riconosciuto da Lufthansa per l'acquisizione del 40 per cento di Ita e quali le tempistiche e le risorse messe in campo per l'acquisizione totale del vettore da parte di Lufthansa. Rivolgiamo a quest'Aula e a tutti noi l’invito di non portare avanti uno scaricabarile sugli errori o sui passaggi del passato, ma una funzione di responsabilità collettiva per il futuro”. Cosí il deputato dem Andrea Casu, illustrando l’interpellanza urgente presentata insieme al collega Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

“Non siamo soddisfatti perché dietro la formula della riservatezza il governo omette di trasferire e condividere con il Parlamento alcune parti della trattativa che certamente hanno contenuto politico, sono di rilevante interesse pubblico e, quindi, non possono non essere parlamentarizzate. La cosa singolare, è che il governo omette di riferire all'Aula ma, stranamente, circolano indiscrezioni su aspetti particolarmente rilevanti in diversi organi di informazione. Siamo sempre piu preoccupati dalla sottovalutazione del valore di acquisto del 40 per cento, rispetto alle stime fatte all'inizio della trattativa. Per l'immagine del nostro Paese all'estero sarebbe veramente un dato allarmante. Vorremmo capire poi se ci sono le condizioni per una stima complessiva dell'azienda che superi il miliardo di euro. Ed ancora, quali sono le garanzie per i lavoratori, per coloro che sono in cassa integrazione e che fine ha fatto l'acquisto di 39 nuovi velivoli e le nuove 1200 assunzioni”. Lo ha detto Anthony Barbagallo, in replica alla risposta del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni.

“Ci preoccupano molto - ha concluso Barbagallo - le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Lufthansa che conferma l'intenzione di investire in Ita, soprattutto su voli intercontinentali. Ci preoccupa sotto due aspetti, primo per il mercato interno e poi sulla questione tanto sentita in questo momento del nostro Paese, quello del caro voli. Giorgia Meloni in campagna elettorale diceva che l’idea di svendere ai tedeschi di Lufthansa era l'approdo naturale delle politiche scellerate della sinistra. Noi speriamo che la trattativa condotta con questa inadeguatezza non porti alla svendita di una compagnia che è costata ai contribuenti e all'Unione Europea, oltre un miliardo e 300 milioni di euro: questo si sarebbe l'esito delle politiche scellerate di questo governo”

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