“Chi dice che il Rosatellum è una norma salva Verdini offende gli elettori nel mondo e dice una bufala. Oppure non ha capito cheall’estero si continua a votare con le preferenze. É assurdo dire che Verdini, ammesso volesse candidarsi all’estero, uscirebbe favorito da una sua eventuale candidatura. Semmai, è vero il contrario. Gli italiani all’estero in tutte le tornate elettorali passate hanno confermato un forte orientamento di centro sinistra. Se, dunque, la destra vuole che Verdini non venga eletto, ecco che lo può candidare all’estero. In ogni caso come Partito Democratico escludiamo la candidatura di soggetti che non siano iscritti all’Aire (il registro dei residenti all’estero), proprio perchè, a differenza degli altri partiti che hanno voluto inserire questa clausola nella legge elettorale, siamo convinti che gli italiani nel mondo siano al meglio rappresentati da chi li conosce bene, perchè all’estero ci vive.
Questa rettifica normativa non ci preoccupa. É prassi in Germania, in Gran Bretagna ed in molti altri sistemi elettorali stranieri prevedere la possibilità di essere candidato in collegi diversi da quello di residenza. Anzi, sfidiamo le forze politiche a dimostrare nei fatti il loro interesse per gli italiani all’estero, nella misura in cui candidino solamente soggetti residenti all’estero. In caso contrario siamo certi che l’elettorato premierà la coerenza del Partito Democratico, perché noi non ci sottraiamo a candidare all’estero solo ed esclusivamente residenti fuori dai confini nazionali.“
Così Laura Garavini, dell’Ufficio di presidenza del Pd alla Camera, eletta nella Circoscrizione Europa.