“Votando contro l’emendamento abbiamo cercato di impedire un vulnus ai danni della specificità del Trentino Alto Adige che si basa su precisi accordi internazionali. Quello previsto per la Regione a statuto speciale è un impianto elettorale che ha superato anche il vaglio della Corte Costituzionale e che prevede otto collegi maggioritari e i listini proporzionali. Al Senato, dal ’48 ad oggi, sono sempre stati previsti i collegi uninominali, anche durante gli anni del Porcellum. Questo perché a livello territoriale i collegi piccoli meglio consentono di rappresentare le specificità delle minoranze linguistiche, sia di quella tedesca che di quella italiana in Trentino Alto Adige”.
Così il deputato Dem Michele Nicoletti, che aggiunge: “E’ un modello che è anche più prezioso dello stesso proporzionale nel valorizzare e rappresentare le minoranze. È falso dire che è un accordo di una parte contro l’altra: in passato con questo modello hanno potuto vincere sia il centrodestra che il centrosinistra. Con questo abbiamo voluto difendere un modello di convivenza che ci è invidiato in tutta Europa. Del resto - conclude Michele Nicoletti - nessun problema era stato sollevato da M5s in Commissione, dove il modello era stato migliorato accogliendo su proposta del Pd anche le quote di genere”.