“Bisogna regolare in modo più certo la legittima difesa. In tanti, troppi confondono la legittima difesa con il farsi giustizia da sé”. Lo scrive su Facebook Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera.
“Legittima difesa – spiega - è sostituirsi allo Stato quando lo Stato non riesce a difendere i propri cittadini: se qualcuno si introduce in casa mia ho il diritto di difendermi e devo farlo, comunque, nei limiti concessi allo Stato stesso. Non è una difesa arbitraria ma regolata. Farsi giustizia da sè è invece uscire da casa, andare in cerca del ladro e magari perpetrare la propria vendetta. L'attuale formulazione della legge sulla legittima difesa è già un buon punto di equilibrio perché considera proporzionato il rapporto tra offesa e difesa. La proposta delle destre va molto oltre l'attuale norma, chiedendo che quando si utilizza un'arma nel proprio domicilio si debba sempre evitare l'accertamento dei fatti da parte del magistrato. Per capirci: nell'idea della Lega uno come Oscar Pistorius che ha sparato alla sua fidanzata in casa, dichiarando di averla scambiata per un ladro notturno, non sarebbe stato processato. Una norma così strutturata è evidentemente pericolosa. La nostra proposta rafforza la norma sulla legittima difesa andando a regolare le cause che escludono la punibilità del proprietario di casa. Come? Stabilendo che il turbamento psichico dovuto alla introduzione di una o più persone nella propria casa possa giustificare l'utilizzo di un'arma anche se in seguito si stabilisce che non vi è proporzione”.
“Per fare un esempio: una persona sola o a casa con i propri figli che subisce una rapina può e deve difendersi in ogni modo. In questo caso il turbamento e la preoccupazione per l'incolumità per se' e per i figli determinerebbero la non punibilità del suo gesto”, conclude.