Presentata pdl a prima firma Iacono per garantire formazione lavoratori e lavoratrici come diritto universale, certo ed esigibile
“Quando si discute sulla salute e la sicurezza di lavoratori e lavoratrici entrano in atto due questioni che a nostro avviso sono dirimenti: la formazione e i subappalti. Rispetto al primo tema, quello della formazione che per noi significa cultura della prevenzione non pare nemmeno oggi che ci sia la volontà politica di affrontare questo tema in modo serio e concreto.
Il progetto di legge di cui si è discusso ieri e che la ministra ha menzionato riteniamo sia inadeguato; si tratta di una mera nozionistica da propinare agli studenti e non si capisce bene nemmeno quali siano le risorse e le modalità. Sul potenziamento del numero degli ispettori non possiamo non essere d’accordo, ma per noi l’ispezione deve essere per forza associata alla formazione. Formazione che insieme a prevenzione sono i fattori che incidono maggiormente sulla salute e la sicurezza del lavoro. Noi pensiamo che sia essenziale rendere la formazione un diritto universale ed esigibile da ciascun lavoratore e lavoratrice.
E per questo stiamo lavorando da settimane in questa direzione e abbiamo presentato una proposta di legge a mia prima firma proprio sul tema della formazione, per garantire il diritto dei lavoratori ad essere formati.
La formazione deve essere erogata realmente e deve essere un diritto fondamentale di tutti i lavoratori”. Così la deputata del Pd e capogruppo in commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Giovanna Iacono, intervenuta in merito all’audizione della ministra Calderone in commissione.
Sulla seconda questione, quella dei subappalti la capogruppo Pd Giovanna Iacono ha aggiunto: “I tragici incidenti sul lavoro accaduti recentemente hanno fatto emergere con forza che i subappalti consentono spesso di aggirare gli obblighi formativi, mettendo a rischio lavoratrici e lavoratori che hanno minori tutele. Per questo motivo chiediamo che si dica basta ai contratti pirata e che il governo preveda delle misure nell’immediato che estendono le tutele del codice degli appalti al settore privato. Riteniamo che non possano esserci lavoratori di serie A e lavoratori di serie B e attendiamo delle risposte dalla ministra su cosa realmente intende fare nell’immediato su questi due temi fondamentali che abbiamo posto alla sua attenzione. Chiediamo che questi temi vengano toccati in modo più specifico e approfondito da parte del governo”.