• 23/07/2024

“Il sequestro di 121 milioni di euro alla società di Amazon che si occupa della consegna delle merci squaderna un meccanismo raffinato di aggiramento delle regole più elementari dei diritti dei lavoratori. Siamo davanti a una grande multinazionale che già non paga le tasse dove fa profitti e che allo stesso tempo si avvale sistematicamente di somministrazione illecita dì manodopera attraverso società di comodo create ad hoc per pagare di meno i lavoratori e non far rispettare i contratti. La magistratura farà il suo corso, ma lo spaccato che emerge dall’inchiesta di Milano ci racconta di quanto sia necessario intervenire sul lavoro delle piattaforme, dove va delineandosi un sistema di vero e proprio ‘caporalato digitale’ imponendo un principio di responsabilità ai committenti. Questi abusi non sarebbero più possibili se il governo avesse accettato il nostro emendamento che vieta per norma la concessione degli appalti a soggetti privi di qualsivoglia struttura organizzativa e che funzionano esclusivamente come fornitori di manodopera diretta di fatto dal committente, in questo caso attraverso l’algoritmo. Continueremo a riproporla anche in futuro”.

 

Lo dichiarano la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.