“La decisione della procura di Milano di aprire un’indagine conoscitiva sui riders è l’occasione per il governo, e per la politica tutta, di rimettere al centro dell’azione riformatrice le lavoratrici e i lavoratori”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Per troppo tempo gli addetti della Gig Economy sono stati fantasmi nel panorama del lavoro. Nonostante alcune città virtuose abbiano fatto accordi territoriali, è evidente – spiega - che sia, invece, necessario un rafforzamento delle tutele all’interno di un quadro nazionale, perché i diritti non possono essere legati al luogo, ma devono essere messi in capo al lavoratore. Un diritto – sottolinea la deputata Dem - o è universale o non è”.
“Dall’inizio della legislatura il Partito Democratico ha avviato uno studio comparativo sulle legislazioni europee sul tema e su come operano le singole aziende. Ora è il momento di passare all’azione, a partire dal diritto fondamentale della sicurezza sul lavoro per poi passare alla formazione e all’equità salariale e alla tutela della privacy, fino allo stop agli abusi che generano un nuovo caporalato. I processi legati all'innovazione sono inevitabili, ma – conclude Rotta - non lo è la costruzione di regole certe e di una carta dei diritti, anche concordata con sindacati e aziende del settore. Solo con un’attività legislativa che si occupi dei problemi dell’oggi con lo sguardo rivolto al futuro potremo dare risposte serie a lavoratrici e lavoratori”.