“Conte e Zingaretti raccolgono l’appello di Landini per un’‘alleanza strategica’ tra imprese, sindacato, governo, che impedisca al Paese di sbriciolarsi sotto i colpi della deindustrializzazione e condivido molto questa scelta. Il collega Marattin di Iv, invece, definisce questa proposta uno slogan privo di concretezza e si chiede se dobbiamo continuare a spendere denaro pubblico per Alitalia e Ilva, questioni certo scottanti, ma che sono solo un piccolo passaggio dell’intervista del segretario Cgil. Come sempre ognuno vede ciò che vuole vedere, ma non capisco perché Marattin, che conosco e stimo come persona competente e intelligente, bocci tutto con uno slogan respingente”.
Così il deputato dem Serse Soverini, della commissione Lavoro alla Camera.
“Tra i punti della proposta di Landini - aggiunge Serse Soverini - ve ne sono due particolarmente importanti: il primo, riguarda la natura del patto che è mirato ad affrontare vere e complesse sfide come la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, due fattori rivoluzionari del paradigma produttivo industriale; il secondo, molto interessante, si riferisce alla disponibilità del sindacato ad allargare il perimetro delle proprie responsabilità, includendo la partecipazione nelle scelte e nelle responsabilità sulle strategie di innovazione e sviluppo delle imprese, comprese le micro. Si tratta di un salto di qualità che richiama il modello tedesco e che farebbe molto bene al nostro sistema industriale. Non sottovaluterei, inoltre, il richiamo a considerare lo stato di solitudine e abbandono di chi lavora in modo precario e in ‘un contesto di diritti frantumato’, perché c’è urgente bisogno di un sistema erga omnes di tutela dei diritti di tutti i lavoratori. Si tratta - conclude il deputato del Pd - di un inizio interessante per sedersi a un tavolo e discutere ‘un patto di sistema Paese’ che ci permetta di superare il contrasto tra la difesa ortodossa del passato e un astratto riformismo liberale”.