I giovani hanno "diritto alla competenza". Parole dell'onorevole Serse Soverini, membro della commissione Attività produttive della Camera, che premette come "professionalità significa libertà e futuro dignitoso", intendendo per una volta, le competenze del mondo dei tecnici, non dei superlaureati.
Investire nella scuola professionale del Paese, che è manifatturiero, e renderla attrattiva per le famiglie si può: come? Sfruttando la "grande opportunità che l'Europa ci offre".
L'investimento importante che arriva dalla Ue si chiama Next Generation Eu: "Noi italiani andremo a prendere dei soldi, oggi, che pagheranno i nostri figli nel 2050". E' un debito che sarà restituito da loro, e quindi "credo che si debba ragionare sul fatto che questa generazione vada collocata e non trattata sociologicamente come fatto finora". La competenza è fondamentale e "le famiglie meno abbienti devono avere il diritto di sapere che i loro figli, dopo le scuole, avranno un lavoro".
Ma cosa manca per realizzare questa strategia? Ancora oggi "l'industria va in una direzione e i giovani dall'altra, manca la formazione, i ragazzi che sanno lavorare", eppure i tassi di occupazione dicono che dopo due anni la formazione professionalizzante dà lavoro, quindi "siamo in grado di rispondere alle esigenze delle aziende".
Finora "nel nostro Paese abbiamo parlato dei tecnici come di un classe inferiore: assolutamente sbagliato". Per questo "come Pd stiamo pensando ad un investimento storico: 2 mld alla scuola tecnica professionalizzante". Per costruire un asse portante negli Its che "sia finanziata potentemente dai fondi europei" e perche' la scuola post-obbligo divenga "un luogo dove si fa ricerca e formazione" e in cui si mette il capitale umano in relazione mirata con le aziende.