• 22/10/2021

“Per affrontare una crisi industriale è necessario disporre di una pluralità diversificata di strumenti idonei a sostenere l’impresa nel processo di ristrutturazione e i lavoratori nel processo di riqualificazione. Ma quando la crisi non è più risolvibile, allora è ancora più importante assicurare ai lavoratori servizi proattivi capaci di accompagnarli in una nuova attività di lavoro. Accompagnare i lavoratori nelle transizioni da uno ad altro posto di lavoro è funzione propria dei servizi di outplacement. Si tratta di servizi ancora scarsamente utilizzati nel nostro Paese, e tuttavia più dell’80% del bacino dei lavoratori interessati trova una nuova occupazione entro sei mesi dalla presa in carico da parte dell’agenzia di riferimento. Non è dunque casuale, ed è stata anzi una scelta meritoria, che l’art. 3-bis del Dl 103 destina 10 milioni di euro per l’anno 2021 per sostenere l’accesso ai servizi di outplacement per le aziende in crisi. Per sapere quale è lo stato delle cose ho dunque presentato un’interrogazione in commissione Lavoro per chiedere al ministro del Lavoro informazioni sullo stato di avanzamento del decreto ministeriale attuativo, proponendo a tal fine di prolungare al 2022 l’applicazione della norma, e per suggerire di avviare ulteriori e più ampi programmi di sostegno ai lavoratori che accedono ai servizi di ricollocazione, affinché non siano soli nella transizione verso una nuova attività di lavoro”.

Così Antonio Viscomi, capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro alla Camera.