“Il rapporto di Confcommercio su ‘Le giovani generazioni dopo la pandemia’ conferma ancora una volta che non sono le norme, nemmeno le migliori, a creare lavoro ma le imprese innovative e di qualità, capaci di stare su mercati competitivi, esigenti e globali. Proprio per questo motivo, politiche del lavoro adeguate presuppongono strategie industriali e imprenditoriali coerenti con la grande transizione ecologica digitale e circolare. Sono queste le strategie da sostenere con azioni di rafforzamento delle necessarie competenze professionali lungo tutta la vita lavorativa, con sistemi integrati e agili per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con il riconoscimento e la tutela di condizioni di lavoro eque e dignitose qualunque sia la tipologia contrattuale di riferimento. Non vi può essere qualità dell’impresa senza qualità del lavoro”.
Così Antonio Viscomi, capogruppo democratico in commissione Lavoro alla Camera.