“Questo provvedimento, andando a colpire aziende che hanno realizzato dei teleriscaldamenti, la realizzazione e la valorizzazione della selvicoltura ai fini della sostenibilità ecologica ed ambientale, rappresenta un favore ai produttori di idrocarburi, alle trivelle”. Lo ha dichiarato in Aula Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd, a proposito dello stop alla proroga degli incentivi agli impianti a biomasse, biogas e bio-liquidi previsto dalla Legge Europea.
“La Camera – ha spiegato - si accinge a votare un provvedimento che incide sull’attività imprenditoriale e, di conseguenza, sull’occupazione di numerosi cittadini italiani, che a seguito di questo provvedimento potrebbero non avere più il posto di lavoro. Ma c’è anche un tema più generale: ancora una volta la maggioranza sta sdoganando l’idea che nella patria del diritto la certezza del diritto viene meno. E’ già accaduto per altre vicende. E’ di questa settimana la pantomima del presidente del Consiglio trasformatosi in azzeccagarbugli sulll’Alta Velocità Torino-Lione: sono stati emessi degli avvisi, però forse sono stati ammessi dei bandi, però forse non si va avanti, però si continua. Tutto questo crea un grandissimo interrogativo sul fatto che nel nostro Paese ci possano essere imprese che partecipano a dei bandi di gara che poi, in corso d’opera, vengono annullati. Con buon pace della certezza del diritto. Traslando il concetto, mi pare che qui siamo nella medesima fattispecie. In più, ci sono delle aziende che hanno avviato un percorso di investimenti, di assunzioni, di erogazione di servizi nei confronti di cittadini e territori e che all’improvviso, per una norma che la maggioranza non ha neppure il coraggio di sostenere, saranno gravemente penalizzate”.
“Dopodiché la maggioranza non parli più di economia di territorio, di filiera corta, di recupero dei boschi, di valorizzazione delle cooperative”, ha concluso.