“Quali informazioni ha il governo sulla vicenda dell’attivista libica Seham Sergewa, che aveva anche partecipato alla conferenza di Palermo dello scorso novembre, rapita da un gruppo di uomini armati?”. Lo chiedono Lia Quartapelle e Andrea De Maria,
“Da notizie a mezzo stampa – spiegano - parrebbe che, Seham Sergewa, un'importante attivista libica per i diritti delle donne, sarebbe stata prelevata da un gruppo di uomini armati presso la sua abitazione. Secondo i familiari della donna, più di una dozzina di uomini mascherati e armati sono arrivati a casa di Sergewa. Mentre cercavano Sergewa, alcuni uomini del commando avrebbero sparato al marito alle gambe e avrebbero picchiato uno dei suoi figli. Entrambi gli uomini sono ancora in ospedale, e a nessun familiare sarebbe stato permesso di visitargli. Poche ore prima del suo rapimento, Sergewa era stata intervistata da un canale televisivo pro-Haftar, criticando, aveva criticato l'assolto dell’Lna alla capitale Tripoli. Un membro della famiglia attualmente all'estero, ha detto alla CNN che il rapimento è stato un tentativo di mettere a tacere Sergewa e soffocare un'ulteriore opposizione alla campagna di Haftar per conquistare la capitale”.
“In una nota emessa mercoledì sera, il Consiglio presidenziale di Tripoli ha accusato ‘le milizie di Haftar’ del rapimento, perché l’onorevole si è sempre espressa contrariamente all’intervento militare e al ruolo indipendente di Haftar”, concludono.