• 03/05/2019

"Oggi il ministro Moavero ci ha raccontato una realtà che non esiste. Ci ha raccontato che la strategia italiana verso un dialogo costruttivo tra le parti del conflitto procede, che l'Italia non è isolata sul piano internazionale e che il governo è molto presente sulla vicenda. Nel frattempo in Libia le parti che l’Italia dice di voler far dialogare continuano a combattere, a livello internazionale nessuno dei nostri alleati sta effettivamente lavorando per un cessate il fuoco e addirittura nemmeno si impegna a convocare una riunione del Consiglio di sicurezza Onu.

Le polemiche elettorali con la Francia, compresa quella pretestuosa sul Franco CFA, fanno sì che le autorità francesi non considerino il governo italiano un vero interlocutore politico, nonostante gli sforzi istituzionali del Presidente Mattarella. Con gli Stati Uniti la situazione è ancora più ridicola: non sono passate nemmeno 24 ore dalla telefonata tra Trump e Conte: la mattina dopo gli USA davano il via libera alle azioni di Haftar. Nel frattempo la Russia tanto cara al governo fa i propri interessi, siamo rimasti senza Ambasciatore in Libia per sei mesi, per sei mesi senza capo della cooperazione internazionale ed ancora non si sa cosa ne sarà del consolato di Bengasi. Il fallimento delle politiche italiane è innegabile, e non basta qualche azione burocratica e dichiarazione di circostanza per nascondere che il ministro non è in grado di prendere una vera iniziativa."

Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

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