• 10/07/2019

Gli organi di stampa riportano che, nonostante l’embargo, le potenze straniere che sostengono le due fazioni che si scontrano in Libia continuano a rifornire di nuovi armamenti le forze sul campo. Le armi in arrivo da Turchia ed Emirati Arabi determinano i rovesciamenti di fronte e favoriscono la continuazione e la recrudescenza dei combattimenti. Mentre questo scenario di guerra infuria davanti alle nostre coste, il governo italiano è come al solito assente e afono. Le parole gloriose dei tempi in cui ci si vantava di essere considerati i registi della vicenda libica su diretto incarico dell’alleato americano sembrano lontanissimi, così come del tutto inutile appare, alla luce degli eventi di oggi, la passerella organizzata a Palermo a novembre dello scorso anno. Sarebbe il caso che il ministro Moavero desse un segno di vita e rendesse conto al parlamento e alla opinione pubblica di cosa non sta facendo il governo per fermare il traffico di armi illegale che sotto i suoi occhi si sta svolgendo sulla sponda opposta del Mediterraneo.

Lo afferma Ivan Scalfarotto, deputato del Pd in commissione Esteri della Camera.

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