"Una cornice unitaria deve guidare le scelte della comunità internazionale nella gestione della crisi libica. Per noi, come hanno spiegato bene ieri i Ministri Alfano e Pinotti, questa cornice unitaria è quella definita dalle Nazioni Unite, che hanno riconosciuto il Consiglio Presidenziale/Governo di Accordo Nazionale presieduto da Al Sarraj".
Lo die la vice presidente della Camera, Marina Sereni, dopo il via libera dell'aula della Camera alla risoluzione della maggioranza che autorizza la missione navale italiana sulle coste della Libia.
"La complessità e la fragilità del contesto libico è sotto gli occhi di tutti - aggiunge - ma non ci sono alternative al dialogo e alla ricerca di una soluzione condivisa tra le diverse fazioni e gruppi libici. Non esistono soluzioni militari, non è accettabile una prospettiva di divisione della Libia, ancora meno ci si può rassegnare ad avere - a pochi chilometri dalle nostre coste - uno stato fallito, nelle mani di milizie e trafficanti di vario genere. La stabilizzazione della Libia è anche la condizione per contenere gli sbarchi e le morti di migranti nel Mediterraneo".
"D'altra parte i dati sui flussi di migranti e richiedenti asilo ci stanno dimostrando come, più degli allarmismi e degli slogan roboanti, siano efficaci gli accordi con i paesi di transito e di provenienza ai quali sono destinate le risorse e i progetti del Trust Fund europeo. Queste sono le ragioni di fondo per cui oggi il Parlamento ha autorizzato la nuova missione navale, sulla base della richiesta del Presidente Al Sarraj, volta a 'dare supporto logistico e tecnico' alla Guardia costiera libica nel controllo delle frontiere e nel contrasto dei traffici di esseri umani- conclude - Il testo della risoluzione approvata chiarisce che ci si muove dentro le linee condivise dall'Unione Europea e dall'Onu e con regole di ingaggio perfettamente coerenti con l'esigenza di rispettare la sovranità della Libia, facendo ogni sforzo per accelerare il processo di stabilizzazione.