“La seduta di ieri della Commissione Antimafia, durante la quale abbiamo audito i commissari prefettizi di Manfredonia e Cerignola, in Puglia, è stata utile anche per stabilire una priorità nella lotta alle mafie. In questa fase post pandemia in cui stiamo cercando di riscrivere le regole dello sviluppo del paese proprio il malfunzionamento della PA rappresenta una black door, un vulnus attraverso il quale le mafie con grande facilità entrano nel tessuto produttivo, politico e culturale del paese. Proprio la mancanza di qualità, di rigore, di serietà e soprattutto di competenze nella Pubblica Amministrazione rappresentano i mezzi attraverso i quali le mafie entrano nelle istituzioni fino a condizionarle. Si potrebbe, in alcuni casi, arrivare a ipotizzare una voluta sciatteria, trascuratezza, negligenza nella gestione della cosa pubblica come scelta deliberatamente messa in campo da amministratori locali per rendere possibile entrata della mafie nel tessuto delle città. E’ l’allarme lanciato da diverse indagini e rapporti che parlano di pedine umane che rappresentano gli anelli deboli degli enti locali attraverso i quali, per corruzione o brama di guadagno, per infiltrazioni o debiti, si lascia spazio alle lusinghe e poi all'intromissione della criminalità che poi rischia di sfociare in un intervento diretto della mafie nell’amministrazione locale. Questo avviene soprattutto nella situazioni in cui i comuni sciolti per mafia vengono commissariati più d'una volta o il commissariamento dura molto a lungo. Quello che i commissari descrivono di volta in volta, sono comunità, da Nord a Sud, caratterizzate da uno sfacelo amministrativo e burocratico simile che ci porta a fare questo tipo di analisi. Per questo mi sembra urgente ragionare su una PA innovativa, coraggiosa, giovane, competente, seria, rigorosa, digitalizzata che funga non solo per l’ovvio buon funzionamento della macchina statale, ma come strumento necessario di contrasto alle invadenze mafiose”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, presidente del “Comitato per la prevenzione e la repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria”, istituito presso la Commissione Antimafia.