Lo chiedono i deputati del PD Rotta e De Menech con un emendamento
«Piena solidarietà alle persone delle zone devastate da questa ennesima ondata di eccezionale maltempo che ha colpito il Veneto». La esprimono i deputati veneti del Partito democratico Alessia Rotta e Roger De Menech che nelle ultime 48 ore hanno sentito sindaci e amministratori dei territori dove si è abbattuta, pioggia, neve grandine e raffiche di vento sopra i 120 km orari per avere un quadro più preciso delle necessità.
«Alla Camera abbiamo appena presentato un emendamento alla legge di bilancio del 2021 per chiedere nuovi finanziamenti per i lavori di ricostruzione e sviluppo delle zone alluvionate dagli ultimi eventi come da quelli che hanno sferzato la regione ad agosto», affermano i due deputati. «Dal governo dovrebbe arrivare una risposta positiva. Inoltre stiamo sollecitando una decisa semplificazione burocratica per le opere di contrasto al dissesto idrico e geologico. Solo così sarà realistico accelerare le gare di appalto e l’assegnazione dei lavori. I rappresentanti dei cittadini stanno facendo tutto quanto nelle loro disponibilità per fronteggiare l’emergenza. Gli apparati burocratici devono fare altrettanto».
I finanziamenti serviranno anche alle attività di ripristino dei danni causati dalle alluvioni di agosto. «Nei giorni successivi agli eventi eccezionali di agosto», ricorda Alessia Rotta, «il governo ha stanziato per il Veneto alcuni milioni di euro per consentire di fronteggiare l’emergenza. Ora servono i soldi per le opere di mitigazione e, soprattutto, per la prevenzione del rischio idrico e geologico».
Tra sabato 22 e domenica 23 agosto intense precipitazioni temporalesche, con vento molto forte e grandinate hanno causato danni ingenti nelle zone di Belluno, Verona, Vicenza e Padova. Nel pomeriggio di sabato 22, violenti temporali hanno colpito l'area dolomitica della provincia di Belluno. I forti temporali di domenica 23 agosto hanno poi interessato l'intero territorio regionale, ma la loro intensità è risultata eccezionalmente forte in provincia di Verona, e in particolare nel capoluogo, nel vicentino, e nei colli padovani, causando l'abbattimento di centinaia di alberi, danni alle abitazioni e allagamenti diffusi.
«Nelle zone di collina e di pianura», prosegue Rotta, «vanno fatti urgenti lavori per mettere in sicurezza gli abitati. Ampie aree densamente popolate finiscono sott’acqua ogni qual volta l’intensità dei temporali sia appena maggiore rispetto alla media storica. Negli ultimi anni succede sempre più spesso, quindi è necessario affrontare il problema con un piano complessivo e adeguate risorse».
Il maltempo nelle aree montane genera frane e smottamenti con un impatto sulla sicurezza di strade a centri abitati. Ad agosto le colate di fango e alcune trombe d’aria hanno danneggiamento alcune abitazioni e scoperchiato decine di tetti nel Bellunese.
«Eventi che si sono ripresentati puntualmente questo fine settimana», ricorda De Menech. «Con i lavori di ripristino di Vaia a rilento a causa dell’emergenza sanitaria, è importante assicurare ai nostri Comuni le risorse per programmare gli interventi. Per quanto riguarda quelli di piccola entità, che sono purtroppo tantissimi, chiediamo siano gestiti direttamente dai sindaci, senza l’intermediazione della Regione».