• 23/12/2020

“Importante emendamento approvato in Legge di Bilancio: 25 milioni l'anno, a partire dal 2021 per risolvere le ultime situazioni di precariato ancora presenti all'interno degli Enti di Ricerca italiani. Un'attenzione particolare nei confronti dei nostri ricercatori che da anni contribuiscono allo sviluppo del Paese. Investire in ricerca deve essere una priorità per il Governo. Deve essere centrale nel Piano di Rilancio del Paese. Il presidente Conte e tutto il Governo pongano la ricerca tra i filoni di sviluppo fondanti per la crescita del Paese, così come da anni ci dice l'Unione Europea che investe molte risorse in ricerca e sviluppo indicando questa strada ai governi nazionali. Ancora l'Italia non è all'altezza di questa sfida. Abbiamo la fuga dei cervelli, abbiamo troppi giovani ancora che con testardaggine, coraggio e sacrificio, rimangono negli Istituti di ricerca italiani in condizione di precariato. È necessario cambiare strada e se non lo faremo in fretta perderemo un'occasione storica. Il Partito Democratico vuole un cambio di prospettiva su questo fronte e lo chiede al Governo e al presidente del Consiglio”.

Così i parlamentari dem delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, Di Giorgi, Ciampi, Orfini, Piccoli Nardelli, Prestipino, Rampi, Rossi, Verducci.

“È necessario - aggiungono - anche che si ponga fine a una situazione che ormai riteniamo insostenibile, ossia il ritardo nella nomina da parte del Governo, su indicazione del ministro Manfredi, del nuovo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ormai scaduto in tempi pre Covid. L'urgenza di questa nomina è sotto gli occhi di tutti ed è necessaria per il rispetto dovuto a tutti i ricercatori del maggior  ente di ricerca italiano. La cinquina dei candidati, espressione di una call internazionale, è a disposizione del ministro e del Governo da molti mesi. Si faccia dunque la scelta in tempi rapidi per consentire alla figura che sarà scelta di impostare il proprio lavoro nel contesto del Next Generation Eu, così da dare il proprio contributo ai programmi di innovazione e sviluppo tanto necessari all'Italia”.