• 22/12/2025

"Con la Legge di Bilancio il governo ha scelto di rinviare di sei mesi l’entrata in vigore della direttiva europea che avrebbe dovuto scattare da gennaio, introducendo limiti e controlli stringenti sui PFAS nelle acque destinate al consumo umano. Una decisione grave e incomprensibile, che allontana tutele fondamentali contro sostanze nocive e persistenti, proprio mentre emergono dati allarmanti sulla loro presenza anche nelle acque minerali": è quanto dichiarano i deputati del Partito Democratico, Marco Simiani e Maria Stefania Marino.

"Questo rinvio assume contorni ancor più gravi se si aggiunge il silenzio del governo proprio su tale tematica: avevamo infatti chiesto con una interrogazione parlamentare chiarimenti sulla presenza di PFAS nelle acque minerali, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta e, pochi giorni fa, è stato persino respinto un nostro ordine del giorno al Decreto Economia che chiedeva controlli rapidi e stringenti. È inaccettabile continuare a ignorare il Parlamento e a rimandare misure di protezione della salute pubblica: i cittadini hanno diritto a trasparenza, controlli rigorosi e regole subito operative. Presenteremo un emendamento soppressivo della norma durante la discussione della Legge di Bilancio a Montecitorio": concludono.