“Chi ha paura dei sindaci? Perché una civile ed unitaria manifestazione dei primi cittadini di tante località di Abruzzo e Lazio deve essere tenuta a debita distanza dal Senato, relegata nella minuscola piazza Vidoni? Quali direttive hanno impartito il governo e il comune? Chi ha stabilito che i sindaci andavano chiusi in un recinto delimitato dal nastro e da cui non potevano muoversi se non togliendosi la fascia tricolore? Quanto avvenuto oggi a Roma lascia sgomenti, allibiti e descrive bene lo stato della nostra democrazia e della capacità di ascolto del Palazzo alle istanze dei cittadini. I rappresentanti delle comunità chiedevano la presentazione e l’approvazione di un emendamento sul tema Autostrade dei Parchi (A24): in materia di sicurezza, poiché il ministro Toninelli non ha ancora firmato i decreti per lo sblocco dei lavori di manutenzione, mettendo a rischio anche migliaia di posti di lavoro; e sull’aumento delle tariffe, ora bloccate fino al 31 dicembre, ma che in assenza di un intervento potrebbero aumentare”.
Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in un commento a margine della mobilitazione dei sindaci di Abruzzo e Lazio.
“È stato il ministro alla mia presenza - aggiunge la deputata Dem - a impegnarsi ad approvare il Pef o ad intervenire in Legge di Bilancio per bloccare gli aumenti delle tariffe. Ma ad oggi non si è verificata nessuna delle due condizioni. Il brutto episodio di oggi fa seguito alla recente fuga del ministro dei Trasporti dinnanzi agli stessi sindaci, ai sindacati e alle associazioni di cittadini. Proprio lo stesso Toninelli che denunciò di aver visto con i propri occhi i seri rischi alla tenuta dei piloni dell’autostrada. Ecco, dunque, qual è la situazione: porte chiuse al Senato, porte sbarrate al ministero dei Trasporti”.