Nei giorni in cui con le sue dichiarazioni irresponsabili faceva affondare il valore dei Titoli di Stato italiani, schizzare lo spread e crollare i mercati, in quelle stesse ore il presidente della commissione Bilancio della Camera e stratega economico di Salvini, Claudio Borghi, faceva trading sui Btp italiani, acquistandone non si sa quanti ad un tasso “ad alto rendimento”, come ha ammesso lui stesso al Foglio.
Un caso senza precedenti, confermato dallo stesso Borghi durante “Piazza Pulita” su La7, di cui dovrebbero immediatamente occuparsi l’Antitrust, la Consob e la stessa presidenza della Camera. Le autorità di garanzia acquisiscano il filmato e avviino un’indagine accurata.
Borghi peraltro ha anche ammesso di avere incontri con i fondi speculativi: a loro anticipava le sue dichiarazioni che avrebbero fatto crollare la Borsa?
Prima che si insediasse il Governo Lega-M5s, Borghi non deteneva alcun titolo italiano, come è emerso dalla sua dichiarazione patrimoniale, ma solo titoli stranieri, 350mila euro di obbligazioni estere e 50mila euro di sterline, che ha dichiarato di aver venduto.
Ora che le dichiarazioni irresponsabili del suo Governo, comprese le sue stesse interviste sull’uscita dall’euro, hanno fatto schizzare i rendimenti dei Btp italiani, a spese di tutti i contribuenti sui quali grava il Debito pubblico, Borghi ha iniziato ad acquistare i titoli italiani. L’impennata dello spread è iniziata a maggio, quando Borghi e gli economisti della Lega hanno messo nero su bianco in una bozza “rubata” del Contratto di governo l’uscita dall’euro e il default del Debito pubblico italiano.
Lo ha scritto su Facebook il vice presidente della Camera Ettore Rosato