Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio dello scorso anno circa 100 persone annegarono a pochi metri dalla spiaggia di Cutro, in Calabria. Una tragedia che poteva essere evitata e sulle cui responsabilità non si è ancora fatta chiarezza. Dopo quell'evento drammatico, si sono susseguiti decreti e provvedimenti del Governo del tutto fallimentari, utili solo a smantellare il sistema di garanzie e tutele e a privare le persone dei loro diritti fondamentali, minori inclusi.
Abbiamo parlato di questo, all'evento "Prima le persone" voluto dal PD e organizzato nella sede del partito da Pierfrancesco Majorino.
Abbiamo ascoltato le associazioni e le realtà che si occupano di accoglienza e diritto d’asilo, gli stessi migranti e rifugiati. E abbiamo parlato delle proposte del partito e delle prospettive.
Ho ricordato alcune tappe fondamentali che devono essere fatte, oltre all'opposizione alle politiche scellerate del governo Meloni, come la riforma del trattato di Dublino, la creazione di canali legali per entrare in Italia, il ripristino dell'accoglienza diffusa e di una missione europea di salvataggio nel Mediterraneo.
E ho proposto di ritrovarci a Cutro, nel primo anniversario della strage, nel momento in cui avvenne, perché abbiamo il dovere di ricordare quelle 100 persone, tra cui tanti bambini, uccisi a pochi passi dal sogno di una vita migliore dal cinismo di chi li considerava invasori da tenere lontani. E ora purtroppo sono davvero lontani, in fondo al mare. A noi abbiamo il dovere di non dimenticarli". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.