"Nella giornata di oggi cinquanta attivisti di JlProject sono riusciti a scoprire chi si cela dietro l'account twitter che mesi fa minacciò via social Don Mattia Ferrari, cappellano della ONG Mediterranea. Le minacce provengono da un account, Rgowans, che da sempre diffonde annunci a favore dell'operato di milizie e guardia costiera libica, anche attraverso documenti riservati europei e immagini scattate da droni di Frontex. Dietro ci sarebbe un giornalista ed ex vicecapo della Guardia costiera canadese, con stretti rapporti con Frontex e istituzioni europee. Un fatto, se confermato, inquietante e allarmante perché il profilo in questione riceve e diffonde materiale in diretta da tutte le milizie libiche, provando ad imporre la narrazione empatica di salvataggi delle barche di migranti da parte dei libici e negando ovviamente le azioni di violenza in mare e a terra. Esprimo tutta la mia solidarietà a Don Mattia e alla comunità di Mediterranea, la Procura di Modena faccia luce al più presto su questa pericolosa vicenda. Siamo davanti al misero tentativo di perseguire chi si impegna per gli altri e per questo è il momento di stringerci tutti attorno a Don Mattia, per chiedere con forza risposte e chiarimenti immediati". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.