“La Sicilia, accogliente e solidale, vede ancora una volta le sue coste abbracciare una marea di popoli disperati, in fuga da guerre, persecuzioni e fame, come i 400 migranti approdati ieri al porto di Pozzallo che si sommano agli oltre 800 migranti soccorsi nei giorni scorsi dalle navi Sea Eye 4 e Rise Above e sbarcati a Trapani. Le istituzioni siciliane e i volontari stanno dando prova di grande efficienza e professionalità ma la situazione è davvero al limite”. Lo afferma Carmelo Miceli, deputato siciliano del Pd e componente della commissione Antimafia.
“Ovviamente – prosegue il deputato dem - non c’è solo la crisi siciliana, in queste ore al confine tra Bielorussia e Polonia si sta consumando una crisi umanitaria e geopolitica immane. Immagini dolorose che mostrano come il concetto di uguaglianza sostanziale e solidarietà tra i popoli sia ancora molto lontano dal farsi realtà. La Sicilia è per l’Italia e l’Europa meridionale, il primo porto di approdo per i migranti che provengono dall’Africa subsahariana. Di fronte a questa emergenza, la Sicilia non può essere lasciata sola”.
“L’Europa – conclude Miceli - ha il dovere di creare, con assoluta urgenza, un sistema di accoglienza solidale per chi fugge da guerre, torture, carestie e calamità, impedendo che l’accoglienza pesi soltanto sui Paesi di primo approdo o di confine. Abbiamo bisogno di un sistema che superi definitivamente il Trattato di Dublino e che si basi sull’equilibrio tra la responsabilità e la solidarietà fra gli Stati membri. Perché fino a quando il problema dei migranti sarà soltanto un problema di Paesi come l’Italia, la Spagna o la Grecia, l’Europa non potrà mai dirsi concretamente realizzata”.