• 23/06/2017

"Il Governo sta potenziando le politiche dell'accoglienza senza lasciare soli i Comuni. Nel decreto Mezzogiorno ci sono importanti misure che vanno in questa direzione”. Lo dichiara Liliana Ventricelli, deputata del Partito democratico.

“Sta funzionando – spiega -  il modello dell'accoglienza diffusa dei migranti: si rivela una modalità più inclusiva rispetto alla concentrazione di gruppi molto numerosi, che può generare il rischio di creare dei ghetti. Il Governo intende concorrere con risorse finanziarie alla riuscita dell'accoglienza diffusa. A favore dell'integrazione e del sostegno a ricevere le quote di migranti, il decreto Mezzogiorno prevede per il 2018 una spesa di 150 milioni di euro, cinquanta in più rispetto all'attuale impegno finanziario. Nello specifico, sono previsti un contributo massimo di 700 euro per ogni richiedente protezione accolto nei centri SPRAR e di 500 euro per ogni richiedente che è ospitato in altre strutture. Il Ministero dell'Interno, sulla base di uno specifico monitoraggio trimestrale, determina entro il 30 novembre di quest'anno il contributo spettante a ciascun Comune. Il decreto Mezzogiorno prevede, inoltre, che negli anni 2018 e 2019 i Comuni possano instaurare rapporti di lavoro flessibile finalizzati a garantire i servizi e le attività strettamente funzionali all'accoglienza e all'integrazione dei migranti. In tal caso il provvedimento del Governo interviene con una deroga ai limiti assunzionali. Anche questa è una misura che serve a mettere gli enti locali nelle migliori condizioni per poter svolgere una funzione a cui nessuno può sottrarsi. Nel contempo, i Comuni devono garantire - quanto più possibile - i servizi primari ai propri concittadini (lavoro e casa) ed evitare le famigerate tensioni sociali perché proprio queste conflittualità non devono avere alcun diritto di cittadinanza".

“Si tratta di un'importante forma di collaborazione istituzionale con gli enti locali. Il fenomeno migratorio ci riguarda tutti, non si può girare la faccia dall'altra parte e fare finta di nulla, pensando che debba essere qualcun altro a farsene carico”, conclude.