Nella situazione troppo spesso drammatica delle carceri italiane, la proposta di legge a prima firma Paolo Siani potrà essere un passo avanti importante in termini di civiltà nella difesa dei diritti dei bambini che non devono scontare le colpe dei propri genitori. È un provvedimento che si basa sul principio “mai più bambini in carcere” condiviso dagli organismi nazionali e internazionali che si occupano dei diritti dei minori, dalla stessa Ministra e credo da tutti noi. Non deve restare uno slogan, ma diventare realtà. La relazione tra genitore e figlio deve essere sempre tutelata al massimo delle possibilità esistenti, interpretando e garantendo - con il dovuto e difficile equilibrio - l’interesse prevalente del bambino. La proposta di legge supera la normativa vigente e come alternativa prevede le case famiglia e gli ICAM (istituti a custodia attenuata) in caso di impossibilità - per motivi cautelari - di ospitare la madre in una casa famiglia. Mi auguro che questa proposta di legge possa trovare un iter rapido e il più possibile unitario. In Commissione c'è stato un confronto laborioso per individuare il giusto equilibrio tra la priorità di fare gli interessi dei bambini, con eventuali esigenze di sicurezza, per casi di genitori giudicati ancora portatori di pericolosità sociale.
L'altro giorno, una personalità come Luigi Manconi ha rivolto un appello alla Ministra affinché intervenisse subito su questo problema. Condividiamo l'appello di Manconi. E vogliamo sperare e confidare che la Camera faccia presto la sua parte e che, successivamente, il Senato faccia la propria nel tempo più rapido possibile. Sarebbe un passo di importante valore civile e costituzionale.
Lo ha detto, intervenendo in Aula, il deputato del PD Walter Verini, relatore della proposta di legge e componente della Commissione Giustizia.