Carceri minorili: Serracchiani, non sono come hotel e devono rieducare. Sovraffollamento del 200%
NO a madri incinte e bambini in carcere: norma sbagliata va riscritta
NO a madri incinte e bambini in carcere: norma sbagliata va riscritta
“Nel rispetto delle leggi, il dissenso è un diritto fondamentale in uno Paese democratico. Quello che con questo ddl il governo propone è la repressione del dissenso non violento, ponendosi fuori dalla cornice di una democrazia liberale con norme liberticide”. Lo dichiara il deputato dem Federico Formaro intervenendo a Montecitorio sul ddl sicurezza durante la discussione generale.
“Con il voto di questa mattina la Camera ha deciso di accelerare nei tempi di approvazione della legge sul tema delle madri detenute. ‘Mai più bambini in carcere’ deve essere l’obiettivo fondamentale che questo Parlamento deve raggiungere rapidamente, soprattutto dopo la conclusione anticipata della scorsa legislatura che ha impedito l’approvazione anche in Senato del testo a prima firma Paolo Siani e che oggi vede come prima firmataria della proposta di legge, Debora Serracchiani. Avere dei bambini e delle bambine minori detenuti non è tollerabile.
“ Mai più bambini in carcere: l’approvazione da parte della Camera della proposta di legge a prima firma Paolo Siani rappresenta un importante passo in avanti verso la cancellazione di questa inammissibile, vergognosa situazione che si verifica nelle carceri italiane. Il testo approvato tutela i bambini che sono costretti a vivere tra le sbarre insieme alle madri detenute, prevedendo destinazioni presso le case famiglia o gli istituti a custodia attenuata.
“La legge sulle detenute madri è una grande conquista del Partito democratico, e del suo primo firmatario Paolo Siani. Finalmente si mette la parola fine ai bambini dietro le sbarre, costretti a scontare la pena dei loro genitori. Dopo aver ottenuto i finanziamenti necessari ad aprire le case famiglia dove ospitare le madri e i minori, con questa legge si correggono anche le ambiguità ancora presenti nel codice di procedura penale e nelle leggi speciali. Un grande passo in avanti del nostro sistema di esecuzione penale, a tutela dei minori innocenti”.
“La legge sulle detenute madri che stiamo per approvare alla Camera rappresenta un risultato che ci riempie di soddisfazione, perché vede finalmente sancito il principio per il quale il superiore interesse della bambina e del bambino viene prima di qualunque altro aspetto. È un passaggio fondamentale di civiltà giuridica, per il quale abbiamo molto lavorato sia come Gruppo Pd, che nello specifico in commissione Infanzia. E per me personalmente un motivo di soddisfazione in più, visto che da anni mi occupo, anche in commissione Antimafia, dei diritti e delle tutele dei più piccoli”.
Nella situazione troppo spesso drammatica delle carceri italiane, la proposta di legge a prima firma Paolo Siani potrà essere un passo avanti importante in termini di civiltà nella difesa dei diritti dei bambini che non devono scontare le colpe dei propri genitori. È un provvedimento che si basa sul principio “mai più bambini in carcere” condiviso dagli organismi nazionali e internazionali che si occupano dei diritti dei minori, dalla stessa Ministra e credo da tutti noi. Non deve restare uno slogan, ma diventare realtà.
“Un primo passo è stato fatto con l’approvazione dell’emendamento 56.09 alla Legge di Bilancio sottoscritto da molti colleghi della maggioranza e sostenuto insieme a me da varie associazioni di volontariato, tra cui cittadinanza attiva e A Roma insieme. Si tratta solo del primo piccolo passo, ora bisognerà far sì che il finanziamento di 1,5 milioni per i prossimi 3 anni venga effettivamente speso e consentire così alle mamme con i loro figli fino a 6 anni di poter scontare la loro pena in case famiglie protette e non in carcere.
“Finalmente non vedremo più bambini innocenti in carcere con le loro madri”. Lo dichiara il deputato dem Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione giustizia della Camera, dopo l’approvazione dell’emendamento, a sua prima firma alla Legge di Bilancio, sostenuto dal Partito Democratico e da molte associazioni che si occupano del sostegno e dell’accoglienza al
di fuori del circuito penitenziario di detenute madri con bambini
al seguito.