"Se il principio di sovranità territoriale è valido, deve valere per tutti. E quindi se contro Vladimir Putin sono partite le sanzioni e nessuno si sogna di vendergli armi, lo stesso metro deve essere utilizzato nei confronti del governo israeliano, altrimenti il doppio standard ci seppellirà - lo ha dichiarato in un'intervista a Today.it, Laura Boldrini, deputata e promotrice, insieme al professor Massimo Amato e al giornalista Gianni Giovannetti, dell'appello #StopCrimesInPalestine che ha già raggiunto le 30mila firme su Change.org -. L'Unione Europea sta perdendo credibilità agli occhi del mondo, perché ci sono milioni di persone che si stanno ribellando a tutto questo. Quindi chiediamo che si fermi la vendita delle armi a Netanyahu, che le usa contro i civili e che vengano sanzionati lui e i suoi ministri che incitano all'odio. E chiediamo di sospendere l'Accordo di Associazione tra l'Ue e Israele. È un accordo che si basa sul rispetto dei diritti umani - continua Boldrini - ed è evidente che nell'ultimo anno il governo israeliano si è mosso proprio in senso opposto".
"Chiedere a Netanyahu di fermarsi non vuol dire essere dalla parte di Hamas o di Hezbollah, sgombriamo il campo da ogni stupida interpretazione - sottolinea l'ex presidente della Camera -. Vuol dire stare dalla parte della legalità internazionale, del rispetto delle regole che ci siamo dati dopo la Seconda Guerra Mondiale e che sono alla base della nostra convivenza. Se vengono stracciate, come sta facendo oggi Israele facendo prevalere la legge del più forte, perderemo tutti, soprattutto l'Italia che non è certo tra i più forti".