• 27/08/2024

"E' gravissimo che il governo israeliano non garantisca all'Onu e alle sue agenzie condizioni di operatività che consentano di portare avanti le attività umanitarie a sostegno della popolazione palestinese che ormai vive in condizioni disumane e che sta affrontando anche l'incubo di un'epidemia di poliomielite. I continui ordini di evacuazione che spingono le persone da una parte all'altra della Striscia come fossero palline di un flipper, impediscono che ci siano zone sicure dove poter distribuire aiuti, soccorrere e curare i feriti, somministrare cure e vaccini. Ed è inaccettabile che il governo Netanyahu continui ad impedire alla stampa internazionale di entrare nella Striscia per documentare quanto sta accadendo. L'appello lanciato ieri dalla Federazione europea dei giornalisti a Borrell e raccolto in Italia da Articolo 21 è più che condivisibile: 160 coraggiosissimi reporter locali uccisi finora mentre il governo israeliano continua a tenere i confini di Gaza chiusi alle operatrici e agli operatori internazionali è una situazione insostenibile e senza precedenti che deve cessare.
La situazione a Gaza non sta precipitando: è già precipitata e non ci sono più aggettivi per descriverla. Questo impone un netto cambio di strategia da parte della comunità internazionale. E' il tempo delle sanzioni economiche verso Israele e della fine dell'invio delle armi cosa che già, per l'Italia, è vietata dalla legge 185, anche attraverso triangolazioni. Norma di civiltà che va osservata in ogni circostanza e in particolar modo dopo che un governo si è macchiato di orrendi crimini ai danni di decine di migliaia di civili.
Non è sopportabile che continuino a morire donne e bambini per mano di armi europee e statunitensi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.