“Il vicepremier Matteo Salvini, quando commenta fatti di cronaca, esprime una doppia morale che è letteralmente aberrante. Quando a commettere un crimine è il figlio di due immigrati, come nel caso di Moussa Sangare, si evocano carcere a vita e pene esemplari. Atteggiamento diametralmente opposto quando invece a commettere un omicidio è un’italiana, come nel caso di Cinzia Dal Pino, che a Viareggio ha ucciso un rapinatore investendolo quattro volte con il suo Suv. In quel caso la frase del leader della Lega è ‘Se non fosse stato un delinquente non sarebbe finita così’. Parole che quasi giustificano la reazione da legge del taglione, col rischio di istigare altre persone a compiere gesti folli di questo tipo. Un rappresentante delle istituzioni non dovrebbe esprimersi in questo modo, col rischio di creare problemi di pubblica sicurezza. A valutare le pene e le attenuanti deve essere la giustizia, non un politico che gioca a fare l’influencer sui social network”. Così, in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut