Chiediamo al governo di confermare e sostenere a livello europeo e nazionale ogni sforzo necessario a realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione, provvedendo ad inviare alla Commissione Europea l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) entro giugno, e dando priorità alle fonti rinnovabili sulle quali dobbiamo puntare.
Per quanto riguarda l’energia nucleare, la maggioranza vuole riportare sul tavolo una discussione in modo approssimativo, confuso, senza una chiara strategia e senza aver fatto i conti con la pesante eredità del passato. È necessario ripartire da un serio piano che indichi la via per le scorie delle centrali nucleari, ma nella mozione dei partiti di governo non se ne parla nemmeno. Non si può perdere altro tempo perché oltre alla necessità della messa in sicurezza dei territori vi è anche quella di ottemperare alle direttive europee e di interrompere la procedura d'infrazione attualmente in atto. È urgente quindi prima di tutto ripristinare rapidamente la piena operatività della Sogin e procedere all’identificazione di un deposito nazionale, un’esigenza non più rimandabile per lasciare alle nuove generazioni un futuro migliore e sostenibile.
Chiusa la strada delle centrali di terza generazione, chiediamo al governo di concentrarsi sui programmi di ricerca, primo fra tutti sul nucleare pulito da fusione, in cui l’Italia può giocare davvero un ruolo fondamentale. Ma soprattutto, chiediamo di evitare di affrontare temi di carattere fortemente scientifico e tecnologico in modo ideologico e populista, perché in questo modo il governo non fa certamente un buon servizio al nostro paese e alla sua comunità scientifica.
Lo ha detto intervenendo in Aula il deputato del Pd Christian Diego Di Sanzo.