• 10/06/2020

“La legge contro l’omotransfobia – che si sta discutendo in commissione Giustizia alla Camera – ha per obiettivo non le opinioni e la libertà di espressione, come afferma erroneamente la nota della Cei, ma gli atti discriminatori o violenti e l’istigazione a commettere questi reati come condotte motivate dal genere, dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.” Lo dice in una nota la deputata dem Laura Boldrini.

“Si tratta - prosegue Boldrini - di misure che puntano a tutelare i diritti delle persone seguendo il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione e le indicazioni del Parlamento europeo su questa materia, che risalgono al 2006 ma sono rimaste finora fuori dal nostro ordinamento.Inoltre, con l’introduzione della tutela da discriminazioni e condotte violente basate sul genere, si vuole porre un argine alla dilagante diffusione di odio nei confronti delle donne che, soprattutto ma non solo sui social media, sono da tempo bersaglio della più aggressiva e volgare misoginia.”

“La fattispecie di «genere» - conclude la deputata dem - viene così introdotta soltanto per i crimini d’odio, e non per le politiche di protezione e sociali. Sarà una legge per i diritti di tutte e di tutti. E quando si diffondono diritti è l’intera società a crescere e aprirsi al futuro.”