“Abbiamo chiesto al ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone quali iniziative intenda adottare per modificare le novità introdotte dal decreto legge 101/2019 e dalla legge 145/2018, volute dall’ex ministro Giulia Buongiorno, che hanno introdotto significative limitazioni e rigidità nell’utilizzo delle graduatorie dei concorsi pubblici. Non è pensabile che ogni volta che un sindaco si trovi di fronte a un’esigenza di organico debba fare un concorso pubblico, con un evidente spreco di tempo e denaro. Dobbiamo semplificare l’accesso alla Pubblica Amministrazione affinché diventi uno strumento utile al servizio dei cittadini”.
Lo ha dichiarato Marianna Madia, deputata del Partito democratico, intervenendo in Aula per il Question Time.
Nella replica, Piero De Luca, deputato dem, dichiarandosi parzialmente soddisfatto della risposta del ministro, ha ribadito che “queste sono norme profondamente sbagliate. Chiederemo che vengano modificate già nel decreto fiscale. Serve un elenco di idonei che i sindaci possano utilizzare per esigenze impreviste o programmate. È paradossale credere di poter fare ogni volta un concorso pubblico, dobbiamo fornire agli amministratori locali strumenti efficaci e subito utilizzabili; ai giovani che vogliono entrare nella Pubblica Amministrazione un percorso chiaro e coerente; alla Pubblica Amministrazione la possibilità di un ricambio generazionale e di poter contare sulle migliori intelligenze. Ci auguriamo – ha concluso l’esponente dem – che in Parlamento si formi un’ampia maggioranza favorevole a queste modifiche”.