"Al question time di oggi, in Commissione Esteri, il governo ha risposto che non parteciperà come Paese osservatore alla Conferenza degli Stati Parte del trattato dell'Onu per l'abolizione delle armi nucleari, che si terrà la prossima settimana a New York. Una decisione con cui non solo il governo disattende l’impegno approvato all’unanimità in Commissione qualche mese fa, ma rinuncia a dare al nostro Paese un ruolo da protagonista sulla scena internazionale di quei Paesi, quelle associazioni della società civile, di personalità del mondo della scienza e della cultura in generale che sono fortemente preoccupati per il futuro dell’umanità.
Il governo, che ad ogni pie’ sospinto parla di Patria e di Nazione, non fa del bene all'Italia che, in questo modo diventa un paese poco ambizioso, che invece di agire con coraggio e in prima linea, si rinchiude su se stesso, prigioniero delle sue stesse paure e esce dai propri confini solo per parlare dell’immigrazione come se fosse questo l’unico problema del mondo attuale, come se non ci fosse la crisi climatica (di cui la premier non parla mai), come se non fossero in corso due conflitti devastanti ai confini dell’Europa in cui sono coinvolti paesi che hanno le armi nucleari, come, appunto, se l’arsenale nucleare mondiale non rappresentasse un pericolo per tutto il genere umano.
Per l'ennesima volta il governo non rende un bel servizio all'Italia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd, Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo e Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera per il disarmo nucleare.