La generosa scelta di Enrico Letta di offrire la sua disponibilità a guidare il Partito Democratico è una boccata di ossigeno.
In questo momento difficile, la sua personalità garantisce il profilo originale, plurale e inclusivo del PD, impedisce l'allargarsi di fratture interne che ne mettono a repentaglio l'esistenza, consente una interlocuzione molto più efficace con le aree dinamiche del Nord del Paese, dà al Partito democratico una naturale preminenza e primazia nel rapporto con Draghi.
Tutto ciò non deve e non può silenziare l'esigenza di una discussione interna seria sul nostro progetto e la nostra collocazione dentro uno scenario politico così cambiato in pochi anni.
Ma grazie a Letta potremo farlo in modo molto più sereno e costruttivo, al riparo da rischi di disgregazione e progressiva marginalità.
Gambe in spalla, allora, e buon lavoro al nuovo segretario in pectore!
Lo afferma Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.