“Il Comitato nominato dalla Direzione del Pd ha iniziato a riunirsi ieri. Il suo obbiettivo deve essere secondo me quello di indicare la rotta per i prossimi anni su grandi scelte politiche e ideali in un mondo radicalmente mutato dal momento in cui il Pd nacque e immaginare una forma del Partito non centrata su correnti di potere. Io mi sono astenuto al momento della definizione di questo percorso costituente perché non ne ho condiviso il metodo, la forma e gli obbiettivi e non ne ripeto le motivazioni. Ma la prima riunione mi rafforza nelle motivazioni della mia scelta. Perché ieri si è messa in discussione la stessa scelta dei valori di fondo del Pd, la nostra Costituzione interna, che invece io ritengo valida e attualissima ma mai, purtroppo, applicata. La Carta dei Valori il Pd ce l’ha. È quella del Lingotto. Occorre finalmente calarla in politica e nel mondo di oggi. Servono una direzione di marcia e una forma associativa totalmente diversa. Anche per questo ho ritenuto non adatta la natura del comitato, troppo ampio e interno al Pd, pur avendo stima di ogni suo componente. Se devi lavorare per allargare il tuo orizzonte devi muovere forze autorevolissime e provenienti anche da realtà esterne, seppur vicine. Non è stato così. Per questo ho proposto che chiunque sarà il leader del Pd prosegua il processo costituente rafforzandolo ma avendo ben chiara la necessità di inverare i valori del Pd, cambiando la attuale forma del Partito e definendo la sua linea politica che oggi impediscono di praticare fino in fondo i valori del nostro atto di nascita del 2007”. Così in una nota il deputato Pd, Roberto Morassut.